Dagli ospedali alla piazza. Sempre con il camice addosso. Obiettivo: la modifica del testo unico sul pubblico impiego.
Sono i medici e le loro organizzazioni sindacali a far montare la protesta a Roma di fronte al rifiuto da parte del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, di incontrarli.
Tra le richieste: la soppressione dell’articolo 23, comma 1 e 2, che congela al 2016 i fondi aziendali accessori e lo sblocco dei rinnovi contrattuali fermi da 8 anni. Sovvenzioni invece necessarie per la valorizzazione del merito, per la costruzione delle carriere professionali e per il pagamento delle attività straordinarie.
Medici e dirigenti sanitari, che da anni operano in condizioni sempre più gravose per tutelare il diritto della salute 24 ore su 24, chiedono al Governo il riconoscimento del loro ruolo nel contesto del pubblico impiego.
La speranza di medici e infermieri scesi in piazza è chiara: stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni.