Storie d’amore accanto ad altre più orientate sul sociale, tematiche ambientali affrontate in maniera brillante, frammenti del quotidiano che possono toccare nel profondo l’animo di qualsiasi spettatore: per quanto in molti tendano a non farci caso, l’acqua ha da sempre il potere di ispirare chi lavora nel campo del cinema. Se per il 3° anno di fila si rinnova nella Capitale l’appuntamento con l’Aqua Film Festival, vuol dire che l’elemento vitale per eccellenza è sinonimo di creatività. Accolta alla Casa del Cinema e al Caravaggio dal 7 al 9 giugno prossimi, la rassegna è ideata da Eleonora Vallone.
Una programmazione fittissima concentrata in appena 3 giorni. Al di là del curioso workshop di video-making con smartphone previsto in apertura, e degli approfondimenti curati sia da Giovanni Spagnoletti che da Ruben Sharif De Luca, il punto forte della kermesse è rappresentato dalle proiezioni dei lungometraggi così come dalla diffusione in sala dei corti e dei cortini selezionati (per cortini si intendono opere della durata non superiore ai 3 minuti).
Decine di progetti in concorso, tanti premi da assegnare e una giuria di tutto rispetto in cui figurano, tra gli altri, Enrico Vanzina, Francesco Bruni, Irene Ferri ed Elena Sofia Ricci. Una cosa è certa: alla Casa del Cinema ci sarà un gran bel finale.